Manifestazione Studentesca 15/11/13

La mobilitazione del 19 ottobre a Roma ha portato in piazza una moltitudine di realtà provenienti da tutta Italia, quali il movimento per il diritto alla casa, NoTav, NoMuos, studenti, disoccupati, precari e tutti coloro che hanno deciso di alzare la testa di fronte a questo Governo delle “larghe intese”: Governo che applica alla lettera le imposizioni della BCE e non si fa carico delle sue responsabilità, instaurando un teatrino in cui a pagare sono sempre i soli cittadini.
Prima e durante la manifestazione il Governo ha militarizzato la capitale con fermi, perquisizioni e sequestri funzionali a creare un clima di tensione che è stato poi ingigantito dai mass-media che hanno influenzato l’opinione pubblica.
Ma al termine dell’iniziativa le stesse istituzioni hanno dovuto riconoscere il clima determinato e non violento della mobilitazione che è riuscita a smentire le previsioni nefaste.
La protesta ha visto una partecipazione di oltre settantamila persone che hanno dimostrato che non siamo intenzionati ad accettare ulteriori politiche di austerità e che vogliamo invece riprenderci tutto ciò che ci spetta e tutto ciò che ci è stato tolto.
A dimostrazione di questo, il corteo non si è semplicemente limitato a manifestare per le vie della città, ma ha deciso di accamparsi con le tende al termine del percorso a Porta Pia, dando prova della volontà di continuare l’assedio ai palazzi del potere anche nei giorni a seguire, per contrastare un Governo che si dimostra sordo e cieco di fronte ai reali problemi del Paese.
La grande determinazione del corteo ha visto il Ministro Lupi costretto a proporre ai manifestanti un incontro che si è svolto in data 22 ottobre.
Di fronte alle richieste dei movimenti di investire i soldi destinati alle dispendiose e inutili grandi opere per risolvere le problematiche relative agli sfratti per morosità incolpevole, il Governo ha risposto ribadendo le sue politiche di austerity e di incentivo alle grandi società immobiliari.
Anche a Brescia, in concomitanza con l’incontro, un centinaio di manifestanti si è riunito sotto la Loggia per dire che ad ogni sfratto seguirà un’occupazione, poiché il diritto alla casa è inalienabile per ogni essere umano.
Il 19 ottobre è stato il punto di partenza che ha lanciato mobilitazioni il 31 Ottobre a Roma e a Firenze che hanno nuovamente ribadito le richieste dei movimenti, mostrando ancora una volta la loro determinazione a non fermarsi davanti a nulla.
Noi studenti saremo di nuovo nelle piazze di tutta Italia il 15N, giornata del diritto allo studio, per riportare in ogni città d’Italia quelle parole d’ordine scaturite dal corteo romano.
MA QUALE CRISI, MA QUALE AUSTERITA’, IL 15 NOVEMBRE ASSEDIAMO LA CITTA’!
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