All’Olivelli comincia ad arrivare il materiale per l’allestimento della terza cucina: SOLO LA LOTTA PAGA!

Negli ultimi due giorni abbiamo assistito, specialmente nei social network, ad analisi, considerazioni e commenti più o meno positivi in merito alla scelta degli studenti dell’ITSS Olivelli (Alberghiero) di manifestare e, in un secondo momento, occupare lo stabile destinato da anni a diventare la terza cucina.
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Ogni considerazione negativa, tuttavia, perde di senso dal momento che l’azione degli studenti ha palesato un concetto molto importante: solo la lotta paga.
Paga perché, se in tre anni di promesse da parte delle istituzioni scolastiche sono arrivate solo parole, oggi (Giovedì 27 Novembre) sono arrivati i primi camion con il materiale per allestire, finalmente, questa terza cucina.
La pressione esercitata in queste settimane, l’azione così decisa,semplice e diretta e tanto impegno e convinzione da parte di tutti gli studenti non hanno potuto far altro che smuovere chi di dovere ad intervenire per risolvere questa grave mancanza.
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È infatti inaccettabile che, in un istituto professionalizzante in ambito della ristorazione, manchino delle strutture adeguate e di conseguenza non sia consentito il diritto a poter svolgere le ore di pratica (cucina) previste dal corso di studio degli studenti e già ampiamente pagate con la tassa scolastica.
Con la volontà dichiarata di monitorare la situazione, dal momento che l’arrivo del materiale potrebbe essere solo una trovata per smorzare qualche animo particolarmente acceso e che quindi potrebbe non coincidere con l’inizio reale dei lavori,  ci possiamo ritenere soddisfatti.
Di certo non esiteremo a scendere nuovamente in piazza se la situazione dovesse adottare delle dinamiche diverse da quelle previste.

La vicenda della “terza cucina” è stata emblematica rispetto ad un’organizzazione scolastica gerarchica ed autoritaria nella quale gli studenti non hanno la possibilità di esprimersi se non nel metodo impiegato ieri mattina da parte dei ragazzi dell’Alberghiero.
Non esiste infatti alcuna possibilità, per gli studenti, di prendere decisioni in merito alla gestione ed al funzionamento della scuola né di incidere in qualche modo su di esse. Se la componente studentesca in una scuola è in rapporto di circa 30 a 1 rispetto agli insegnanti, negli organi decisionali i rappresentanti degli studenti sono solo il 21% (senza il diritto di veto!) a differenza degli insegnanti (42%).

Ma la scuola non dovrebbe essere finalizzata alla formazione degli studenti? Perché per gli studenti non è previsto alcun tipo di potere decisionale?

Invitandovi a riflettere su queste considerazioni potete:

ASCOLTARE L’INTERVISTA DI UNO STUDENTE DELL’ALBERGHIERO (ANDREA)

 

Leggere un nostro vecchio articolo nel quale denunciavamo l’assenza totale di studenti nel primo consiglio d’istituto all’Olivelli

Un nostro articolo recente sui limiti della scuola moderna e le le nostre idee per cambiarla