14 Novembre, Bergamo sciopera! Resoconto del Coordinamento dei Collettivi Bergamaschi verso un anno di lotte!

Oggi 14 Novembre noi studenti e studentesse dei collettivi di tutta la provincia di Bergamo ci siamo mobilitati per manifestare, gridare e opporci alle politiche di austerità e precarietà imposte dal governo Renzi.

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Abbiamo detto NO alle politiche imposte dal governo che ogni giorno piegano studenti e studentesse con l’introduzione di nuove riforme, come la BuonaScuola, che promettono innovazione e cambiamento come ogni altra riforma, senza però mai intervenire sui problemi reali. L’aziendalizzazione delle scuole, nelle quali noi studenti non veniamo più considerati per quello che realmente siamo, ovvero persone, ma veniamo semplicemente ricondotti a dei numeri, si è affermata mediante un meccanismo aziendale e capitalistico basato sulla competizione, le gerarchie, le differenze di salario, che negano il diritto allo studio, la collaborazione e la solidarietà. Inoltre l’introduzione del libero accesso di enti privati all’interno degli istituti pubblici alimenta questo sistema basato sul guadagno, che si distacca dai principi alla base di una buona educazione.
La mobilitazione di oggi non ha interessato solo noi, studenti e studentesse: infatti siamo scesi in piazza numerosi insieme a lavoratori e lavoratrici, precari, disoccupati e famiglie, che ogni giorno si battono per diritti e dignità negati dal governo italiano.
Il concentramento si è formato davanti alla stazione di Bergamo, mentre in sette istituti della città si sono formati dei picchetti che poi si sono evoluti in cortei, che hanno bloccato le vie principali del centro cittadino, raggiungendo successivamente la piazza dalla quale il corteo è poi partito.
Abbiamo attraversato le vie principali del centro di Bergamo creando blocchi e fermando il traffico ribadendo le parole d’ordine alla base dello sciopero sociale con attacchinaggi, stencil e scritte lungo tutto il percorso.
Una volta arrivati all’altezza via Verdi sono confluiti nel corteo anche i compagni del comitato di lotta per la casa, che precedentemente avevano occupato per circa due ore la sede del PD, affinché prendesse una posizione sull’articolo 5 del piano casa (che vieta la residenza in caso di occupazioni abitative e impedisce l’allaccio delle utenze).
Passando davanti alla sede della CGIL c’è stato un lancio di uova e vernice, che ha creato tensioni tra noi e la polizia.
In seguito ci siamo fermati davanti a Banca Intesa, dove si è attuata un’azione riguardo la Brebemi da parte del CSA Paci Paciana per denunciare lo spreco di soldi pubblici e l’inutilità di questa grande opera.
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Il corteo si è concluso con un’assemblea, alla quale hanno preso parte collettivi studenteschi e i compagni di lotta per la casa, al termine della quale abbiamo rilanciato l’autorganizzazione nelle scuole bergamasche partendo dai collettivi.

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Coordinamento dei Collettivi Bergamo